Mostra vendita di solidarietà per i detenuti politici spagnoli
dal 26 marzo al 4 aprile 1976
Piazza Duomo, Palazzo del Turismo, salone ammezzato
ore 10:00-12:30 e 16:00-18:30
In un discorso alla Casa della Cultura di Valencia, tenuto nel novembre del ’36, Antonio Machado constatava un fatto di primaria importanza per la causa della Repubblica impegnata nella lotta contro il franchismo e i suoi alleati: “Gli intellettuali stranieri” – diceva – “sono col popolo spagnolo. Ve ne sono già considerevoli prove”. Machado allora non poteva tuttavia sapere quanto la resistenza popolare spagnola stesse contribuendo nel mondo alla formazione antifascista di tanti fra quegli intellettuali.
È infatti con la guerra di Spagna che molti di essi hanno preso una giusta coscienza politica dei problemi.
Anche in Italia. Più d’uno degli artisti che espongono in questa mostra, organizzata dal ” Comitato Lombardo Spagna Libera “, è proprio in quegli anni e per il valore di tale lotta che ha fatto l’irreversibile scelta antifascista. Questa mostra è quindi anche un segno di riconoscenza.
Ma tutti, anche i più giovani, hanno un debito con la Spagna, un debito per l’esempio straordinario che oggi ce ne viene, per il suo coraggio, per le indicazioni unitarie che maturano nell’azione di tutte le forze popolari, per l’indomita passione dei suoi militanti. E anche per la voce mai spenta dei suoi poeti, per le immagini non mai neutrali dei suoi migliori artisti.
venerdì 26 marzo 1976
L’aiuto che da questa mostra potrà venire al popolo spagnolo, dal punto di vista ” concreto “• non sarà forse gran cosa di fronte alle esigenze che la lotta odierna richiede, ma il segno della solidarietà che in essa si esprime possiede indubbiamente una energia di mobilitazione ideale e morale che certo non mancherà di persuadere e dare i suoi frutti più sicuri. È anche la solidarietà internazionale a sgomentare i continuatori del regime franchista, che oggi sembrano smarriti davanti alle crescenti iniziative popolari. “Il panico del diluvio” ha detto Juan de Mairena, “è incominciato dai pesci”. La sentenza mi pare calzante per ciò che riguarda oggi i rappresentanti del nuovo governo monarchico. E’ in questo quadro che va dunque considerata la mostra promossa ora dal Comitato Lombardo Spagna Libera. Gli artisti italiani, offrendo le loro opere, hanno reso omaggio anche al ricordo di Pablo Picasso, alla sua fede repubblicana. Nel ‘37, rivolgendosi agli artisti americani, in occasione di una loro mostra d’aiuto e solidarietà, simile a quella che si inaugura oggi per decisione degli artisti italiani, Picasso affermava: “Gli artisti, che vivono e lavorano nell’ambito dei valori spirituali, non possono e non devono rimanere indifferenti a un conflitto in cui sono in gioco i più alti valori dell’umanità e della civiltà”. Esponendo qui le loro opere, gli artisti italiani dimostrano, appunto, di non essere “indifferenti”.
Mario De Micheli